Il Gilet all’Uncinetto perfetto per le Feste!

Un gilet, due anime

Ci sono progetti che nascono per essere versatili, ed è esattamente il caso di questo gilet lungo all’uncinetto, che può essere indossato come smanicato elegante oppure come capo casual da tutti i giorni.

È:

  • leggerissimo ma caldo,
  • morbido e comodo sulle forme,
  • abbastanza lungo da slanciare la figura,
  • perfetto per l’inverno e per le feste, grazie a un tocco luminoso molto discreto.

La costruzione è super semplice: un pannello dietro, due pannelli davanti, cuciture, rifiniture e bottoni. È un progetto adatto anche a chi non ha tantissima esperienza, ma vuole iniziare a creare capi veri da indossare, non solo accessori.


Il filato Bucley di Tessiland: leggero, luminoso, comodissimo

Il protagonista di questo progetto è il filato Bucley di Tessiland, qui utilizzato nel colore Blu Rame, una tonalità intensa e leggermente luminosa, perfetta per creare un capo che funzioni sia di giorno che di sera.

Composizione del filato Buckley

  • 19% lana
  • 45% acrilico
  • 14% poliamide
  • 13% poliestere
  • 9% lamè

Questa miscela dà al gilet:

  • leggerezza (non è un capo pesante sulle spalle),
  • calore sufficiente per l’inverno,
  • un leggero effetto brillante, senza risultare eccessivo o “troppo da festa”.

Suggerimenti pratici sul filato

  • Con circa 5 gomitoli si realizza una taglia M/L (circonferenza seno 100 cm), utilizzando l’uncinetto n. 6 per avere una mano morbida.
  • Il filato rende molto: con 220 g circa si ottiene un gilet lungo, con spacchetti laterali e rifiniture comprese.
  • Il lamè è morbido: non punge sulla pelle e non appesantisce il capo.

Caratteristiche del modello: comodo, lungo e accollato al punto giusto

Vediamo i punti chiave del modello finito, in modo chiaro e sintetico.

  • Taglia di riferimento: M/L
  • Circonferenza seno di partenza: 100 cm
  • Larghezza pannello dietro: circa 55 cm
  • Larghezza totale davanti (due pannelli): leggermente superiore, per avere un po’ di agio e sovrapposizione
  • Lunghezza totale del gilet: circa 60 cm (indossato scende ancora un po’ grazie alla morbidezza del punto)
  • Scalfo: 18–20 cm a seconda di quanto lo volete ampio
  • Spacchi laterali: circa 18–19 cm
  • Bordo davanti: circa 2 cm di rifinitura
  • Scollo: non troppo profondo, abbastanza accollato da essere perfetto anche d’inverno

Questo gilet non fascia, accompagna: è pensato per chi ama sentirsi comoda, coperta e valorizzata, senza sentirsi “ingessata” in un capo troppo stretto.


Come calcolare la propria taglia senza impazzire

La base di tutto è sempre la circonferenza seno. Da lì, ti basta seguire questo ragionamento semplice:

  1. Prendi la tua circonferenza seno (ad esempio 96, 104, 110 cm…).
  2. Dividila per 2 → ottieni la larghezza totale del corpo davanti + dietro.
  3. Aggiungi qualche centimetro di agio se ti piacciono i capi comodi (da 4 a 8 cm totali).
  4. Dividi ancora tra:
    • pannello dietro
    • due pannelli davanti, leggermente più ampi per la sovrapposizione.

Esempio:
Circonferenza 100 cm → 50 cm + agio → circa 55 cm per il dietro.
Davanti diviso in due: pannelli leggermente più piccoli, ma con un modulo in più per avere morbidezza e poter chiudere con i bottoni.

Il bello di questo modello è che non hai bisogno di una scheda complicata: ti basta un campione e poi adattare il numero di catenelle/multipli alla tua misura.


Struttura del gilet: semplice e logica

Il gilet è costruito in modo tradizionale, senza complicazioni:

  1. Un pannello dietro
    • Rettangolare
    • Lavorato in altezza fino ai 60 cm circa
    • Nessuna sagomatura particolare: il punto e il filato fanno tutto da soli.
  2. Due pannelli davanti
    • Stessa altezza del dietro
    • Larghezza pari a circa la metà del dietro, con un piccolo modulo in più per dare più morbidezza nella parte frontale
    • Lo scollo viene ricavato solo sulla parte superiore del pannello, lasciando “scappare” un modulo e mezzo verso l’interno, in modo da creare un’ampiezza comoda ma non esagerata.
  3. Cucitura delle spalle
    • Il dietro e i due davanti vengono uniti solo nella parte delle spalle, lasciando aperto lo scalfo.
  4. Cucitura laterale
    • Si chiude dal basso verso l’alto, lasciando:
      • uno spacchetto laterale di circa 18–19 cm,
      • uno scalfo di 18–20 cm.

Spacchetti laterali: perché sono così importanti

Gli spacchi laterali non sono solo una scelta estetica: hanno una funzione precisa:

  • alleggeriscono il volume del gilet,
  • aiutano il capo a scendere dritto senza tirare sui fianchi,
  • rendono più comodo il movimento, soprattutto se siete curvy o se indossate maglie un po’ più lunghe sotto.

Se preferite un capo più “chiuso”, potete:

  • ridurre lo spacchetto,
  • oppure chiuderlo del tutto, ma in questo caso il gilet risulterà un po’ più “rigido” lateralmente.

Rifiniture che fanno la differenza

Una delle parti più importanti di un capo all’uncinetto sono le rifiniture: possono trasformare un lavoro semplice in un modello che sembra acquistato in negozio.

1. Bordo davanti e scollo

Sul davanti e sullo scollo ho lavorato:

  • un primo giro a maglia bassa, per stabilizzare il bordo,
  • due giri di maglia alta a rilievo davanti/dietro per creare una cornice morbida e leggermente tridimensionale.

Per evitare che lo scollo resti troppo largo o si apra troppo:

  • nei punti di angolo ho lavorato delle piccole diminuzioni, giusto il necessario per far appoggiare bene il bordo sul petto.

2. Scalfi

Per le maniche non vere e proprie, ma per lo scalfo del gilet, ho usato la stessa logica:

  • maglia bassa a tutto tondo,
  • due giri a rilievo, per richiamare il bordo davanti.

Il risultato è uno scalfo più definito, morbido ma pulito, che non “sventola” e non cede troppo nel tempo.

3. Fondo del gilet e spacchi

Sul fondo del gilet e lungo gli spacchi laterali ho scelto di lavorare solo maglia bassa, senza punti a rilievo.
Questo perché:

  • il rilievo sul fondo tende a creare arricciature,
  • la maglia bassa in questo caso stabilizza senza stringere e mantiene la linea dritta.

Bottoni senza asole: semplice e furbo

Un altro dettaglio furbo di questo modello è la chiusura con bottoni senza lavorare asole.

  • Ho utilizzato 4 bottoni da 20 mm, color blu, cuciti con un semplice filo di cotone.
  • Non ho realizzato asole perché il punto del gilet crea già degli spazi naturali tra le maglie, nei quali il bottone entra e si ferma senza problemi.

Volendo potete:

  • aggiungere un quinto bottone (spesso in confezione ce ne sono 5),
  • oppure posizionarli solo sulla parte superiore, lasciando il gilet leggermente aperto sul fondo.

Come adattare il modello a più taglie

Questo gilet è davvero furbo perché si adatta facilmente a tante fisicità diverse. Ecco qualche linea guida:

Se hai una circonferenza seno più piccola (S)

  • Riduci il numero dei moduli in larghezza sia sul dietro che sui davanti.
  • Mantieni la stessa lunghezza (60 cm) se ti piace l’effetto lungo, oppure accorcialo di 5–8 cm.

Se hai una circonferenza seno maggiore (XL/XXL)

  • Aggiungi moduli in larghezza, specialmente sul pannello dietro.
  • Valuta se:
    • aumentare di 1 modulo anche sul davanti,
    • ampliare leggermente lo scalfo (1–2 cm in più).

Se vuoi un gilet senza spacchi

  • Esegui la cucitura laterale fino al fondo.
  • Eventualmente lavora un bordo a maglia bassa un po’ più alto sul fondo per dare peso al capo.

Come abbinarlo per le feste e per l’inverno

Uno dei punti forti di questo progetto è che il gilet è molto versatile anche nello styling. Ecco qualche idea di abbinamento.

Look 1 – Elegante da festa

  • Lupetto nero o blu scuro
  • Pantalone palazzo nero
  • Stivaletti con tacco
  • Collana lunga o orecchini importanti
    Il filato Buckley con il suo lamè discreto diventa il protagonista, senza bisogno di troppi accessori.

Look 2 – Casual chic quotidiano

  • Maglia basic chiara
  • Jeans dritto o skinny
  • Stivaletti bassi o sneakers pulite
    Perfetto per le giornate di lavoro, per le uscite e anche per una cena tranquilla.

Look 3 – Outfit a strati

  • Camicia bianca
  • Maglioncino sottile
  • Gilet Blu Rame sopra
    Perfetto per chi soffre il freddo ma vuole comunque un look ordinato e curato.

Consigli utili per chi è principiante

Se sei all’inizio con i capi indossabili, questo gilet può diventare il tuo progetto “ponte” tra accessori e abbigliamento. Qualche dritta:

  • Fai sempre un campione: bastano pochi centimetri per capire quante maglie servono per raggiungere la tua misura.
  • Segna le misure in centimetri mentre lavori: larghezza pannelli, altezza totale, scalfo, lunghezza dello spacchetto.
  • Provalo in corso d’opera: appoggia i pannelli sul corpo o su un capo simile che ti sta bene.
  • Non avere paura di disfare qualche giro se lo scollo è troppo largo o lo scalfo troppo stretto: fa parte del processo creativo.
  • Usa marcapunti per segnare:
    • l’inizio dello scalfo,
    • l’inizio degli spacchetti,
    • il centro dello scollo.

Conclusione: un progetto semplice che sembra molto più “importante”

Questo gilet all’uncinetto è l’esempio perfetto di come, con:

  • un filato giusto,
  • una struttura semplice,
  • e rifiniture curate,

si possa ottenere un capo che sembra molto più complesso di quello che è davvero.

È:

  • facile da adattare alle proprie misure,
  • leggero ma caldo,
  • ideale sia per l’uso quotidiano che per un look da festa.

Se vuoi vedere la lavorazione nel dettaglio e seguirla passo dopo passo, trovi il tutorial completo sul mio canale YouTube “Dolci Riflessi”, dove ti accompagno dalla scelta del filato fino all’ultima rifinitura.

Forza e coraggio,

sempre: se ci sono riuscita io, ci riesci anche tu. 💙🧶

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